Ascanio Celestini

Ospite 2022

Attore, regista e autore teatrale italiano. È considerato uno dei rappresentanti più importanti del teatro di narrazione. I suoi spettacoli, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l'attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena.

Tra i suoi spettacoli si ricordano: Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini (1998); la trilogia Baccalà, il racconto dell'acqua, Vita, morte e miracoli e Milleuno, la fine del mondo (1998-2000); Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico (2005); Live. Appunti per un film sulla lotta di classe (2006); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013); Laika (2015); Pueblo (2017); Ballata dei senza tetto (2018); Barzellette (2019); I Parassiti (2020); Museo Pasolini (2022).

Nel 2007 ha girato il documentario Parole sante incentrato sul tema del lavoro precario e presentato al Festival internazionale del film di Roma nella sezione Extra, e contemporaneamente è uscito con lo stesso titolo il suo primo album di canzoni; è del 2010 il suo primo lungometraggio, La pecora nera, in concorso alla 67esima Mostra del cinema di Venezia, tratto dall'omonimo spettacolo teatrale, racconto sull'esperienza dei manicomi e sull'alienazione dell'odierna società dei consumi, cui ha fatto seguito nel 2015 la pellicola cinematografica Viva la sposa in concorso alle Giornate degli Autori a Venezia 2015.

Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano la raccolta di racconti Io cammino in fila indiana (2011), Pro patria (2012), Un anarchico in corsia d'emergenza (con M.L. Gargiulo, 2015), L'armata dei senzatetto (con G. Albanese, 2018) ; Barzellette (2019) e Radio Clandestina (2020).

Dal 2003 lavora in Belgio dove ha portato i suoi spettacoli teatrali in lingua italiana, e ha curato la regia teatrale di Discours à la Nation (2013) e Laïka (2017) con David Murgia.

PASOLINI, IL SENTORE DI UN’EPOCA

Dialoga con Daniela Amenta, giornalista
Pier Paolo Pasolini scrittore, regista, saggista, ma soprattutto poeta. Che cosa ha permesso a quest’uomo versatile e contraddittorio di leggere il suo tempo e di anticipare le trame di quello che verrà? Non solo la conoscenza, non solo il talento, non solo la capacità di analisi. Viaggio inedito nella vita e nelle passioni di uno dei più grandi e liberi intellettuali del ’900, attraverso gli occhi e il cuore di un altro poeta delle passioni civili.