Lorenzo Capellini, Francesco Maggiore, Andrea Perrella

Ospiti 2022

LORENZO CAPELLINI

Lorenzo Capellini inizia l'attività di fotografo a Londra, dove vi abiterà per diversi anni, nel 1958. Nel 1959 un giornale inglese lo manda in Spagna per dei servizi sulla corrida e incontra Ernest Hemingway e con lui assisterà a memorabili corride dei due grandi toreri di allora, Antonio Ordonez e Louis Miguel Dominguin. Sempre nel 1959 diventa fotografo del Mondo di Mario Pannunzio.

Nel 1974, chiamato dal Presidente della Biennale di Venezia Carlo Ripa di Meana, assume l'incarico di fotografo ufficiale del prestigioso istituto culturale veneziano. Con Alberto Moravia va in Africa varie volte per il Corriere della Sera per dei reportages che appariranno sulla terza pagina del giornale. La sua vita professionale prosegue intensa, realizza otre 250 mostre fotografiche personali in Italia e in tutto il mondo.

Pubblica oltre 80 libri e tra questi una collana che realizza con gli amici scrittori sui luoghi da loro amati: con Moravia la sua Africa, con Raffaele La Capria l'isola di Capri, con Marina Valensise la sua Calabria, con Goffredo Parise il suo Veneto, con Giordano Bruno Guerri il Vittoriale di d'Annunzio, con Dacia Maraini la sua Sicilia, con Carlo Ripa di Meana le sue Biennali di Venezia, con Raffaele La Capria Napoli è Napoli, con ier Luigi Pizzi Ritrovare Venezia. Ha viaggiato e fotografato tante cose di mezzo mondo.

FRANCESCO MAGGIORE

Ingegnere e dottore di ricerca in “Architecture and Urban Phenomenology”. È docente a contratto di Storia dell’Architettura contemporanea e di Storia del Paesaggio presso l’Università degli Studi della Basilicata. Dal 2015 è Presidente della Fondazione Gianfranco Dioguardi e co-coordinatore dei master City School.

È direttore artistico del programma Cantiere-evento e direttore creativo di Kiasmo. È autore di monografie, articoli e saggi dedicati ai temi dell’arte, dell’architettura, del design, della fotografia e dell’urbanistica. Nel 2013 ha pubblicato il volume “Territori del Cinema: stanze, luoghi, paesaggi” (Gangemi editore). Ha fatto parte del centro Studi della rivista Domus.

SILVIO PERRELLA

Nato a Palermo, vive tra Napoli e Roma.

La sua è un’opera nella quale si mescolano i generi: la critica letteraria (in Calvino, Fino a Salgareda e in Addii, fischi nel buio), l’iniziazione a una città (Giùnapoli), la favola urbana (L’aleph di Napoli, L’alfabeto del mare, Le ombre della Gaiola), i ritorni all’origine (In fondo al mondo), la fotografia come scrittura della luce-ombra (Doppio scatto), l’apparizione degli spazi-tempo (Da qui a lì, Petraio), la collezione d’incontri (Insperati incontri, Di terra e mare, scritto con Raffaele La Capria), il racconto dei sentimenti (Io ho paura).

Perrella all’opera scritta accosta l’opera orale, fatta soprattutto alla radio. La sua voce si ascolta raccontare luoghi e persone sulle frequenze di RadioTre; e la si segue all’inseguimento delle poesie da lui scelte lette e raccontate per la Rete Due della Radio Svizzera Italiana.

Ha ideato curato e introdotto molte opere altrui, come ad esempio quelle di Raffaele La Capria, Goffredo Parise ed Ermanno Rea; e di George Orwell ed Albert Camus.

LA PUGLIA NEGLI OCCHI, NAPOLI NEL CUORE

Dialogano con Antonio Gregolin

Un viaggio attraverso terre ricche di contraddizioni e di infinita bellezza, bagnate dall’acqua, circondate da una natura ricca di frutti e di sapori. Un viaggio narrativo, fotografico e sentimentale in compagnia di uno dei più grandi fotografi viventi e di chi vive e conosce profondamente queste regioni in perenne equilibrio tra incanto e realismo. Un viaggio e un saluto a una delle voci più significative del ‘900 italiano: Raffaele La Capria