I Luoghi - BASSANO DEL GRAPPA

CHIOSTRO


La struttura, ultimata nel 1634 a pianta quadrata, conserva tre lati con arcate a tutto sesto mentre il quarto è costituito da una tettoia. La costruzione presentava alle pareti numerosi affreschi tra cui la Madonna in trono col Bambino, San Francesco e San Bassiano di Jacopo Bassano, ora custodito all'interno del Museo. Fin dai primi anni del XX secolo il chiostro divenne luogo per la conservazione di cippi, stemmi e pietre tombali. Il nucleo più consistente del lapidario è costituito da reperti provenienti dall’attigua chiesa di San Francesco, tra cui le pietre tombali di alcune famiglie bassanesi.

 

Nel 2017 il Chiostro è stato restaurato e restituito alla città come parentesi di sosta dalla frenesia. L'area verde è utilizzata attualmente come spazio destinato alle istallazioni di arte contemporanea. La serie di opere che si sono susseguite è iniziata in occasione della XII Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI nel 2016, con Antonio Riello e da quel giorno ogni istallazione si è insediata in un punto preciso del verde; il passaggio tra la piazza e le sale del Museo diviene così luogo espositivo - contenitore di ricerche artistiche contemporanee e nello stesso tempo ara di sosta, riflessione o di accesso alla biglietteria e al bookshop della sede museale.

VILLA CA' ERIZZO LUCA



Bassano del Grappa, allo sbocco del fiume Brenta dalle montagne, fu nel 1917-1918 punto di massima resistenza contro i reiterati tentativi austro-ungarici di irrompere nella Piana veneta e travolgere lo schieramento italiano.
Poco a nord dal celebre ponte in legno del Palladio, sulla riva est del fiume, sorge Ca’ Erizzo, un’elegante struttura del ‘400, con successivi rifacimenti e abbellimenti.

Nel 1918 la villa fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana.
Tra i volontari autisti c’era anche Ernest Hemingway, il cui racconto MS 843 del 1919 intitolato “The Woppian Way” o “The passing of Pickles Mc-Carty” prende le mosse proprio da Ca’ Erizzo e dagli Arditi ch’erano ivi pure accantonati.
In una parte del complesso, restaurato con intelligenza dal proprietario dott. Renato Luca, ha sede il Museo Hemingway e della Grande Guerra, che ospita inoltre una “Collezione Hemingway” con una vasta documentazione.

CAPPELLA MARES – CA’ ERIZZO

Dove è situato l’ingresso della nobile dimora CA’ ERIZZO, è collocata la chiesetta monumentale che, da sempre, ha destato la curiosità dei Bassanesi. La chiesetta è una pertinenza della Villa e custodisce al suo interno le spoglie di un musicista: GAETANO MARES, virtuoso del violino. Il Conte Vincenzo Barzizza volle tanto onorare e tanto si adoperò per tramandare l'arte e la memoria dell'amico musicista, che decise di erigere, verso la seconda metà dell'800, la ornamentale cappella in stile neoclassico chiamando ad operare qualificati artisti.

TEATRO TITO GOBBI



Storicamente chiamato Cortile dell'Ortazzo del Castello degli Ezzelini, lo spazio è, dalla fine degli anni '90, utilizzato come sede all'aperto di spettacolo dal vivo. Il 24 ottobre 2013 in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita del concittadino Tito Gobbi, nel giorno della nascita dell’illustre bassanese, si è svolta la cerimonia ufficiale di intitolazione, battezzando la sede con il nome di Teatro all'Aperto Tito Gobbi.